Plavac

Vitigno autoctono croato nato dall’incrocio di due cultivar autoctoni della regione: il Crljenak Kaštelanski (che corrisponde geneticamente al Primitivo / Zinfandel) e il Dobričic, un’uva da taglio originaria dell’isola di Solta (Šolta).
L’azienda si trova a Kuna Pelješka, frazione della penisola di Sabbioncello (Pelješac), nella regione raguseo-narentana in #Dalmazia, zona vinicola di maggior vocazione e pregio per la coltivazione del Plavac Mali (“piccolo blu” in croato).
Terreni calcarei, carsici, clima mediterraneo e brezze marine che creano la condizione ideale per un vino di carattere.
Il colore, che non ho potuto fotografare vista l’illuminazione pessima di casa mia la sera, è un rubino con unghia in trasparenza che vira al granata: davvero particolare e che intendo fotografare degnamente quanto prima.
Al naso si presenta subito affascinante e con una notevole varietà olfattiva che si sviluppa con l’ossigenazione: ciliegia sotto spirito, sottobosco, spezie scure, lievi sentori smaltati e poi via via esce una piacevole torrefazione, la polvere di cacao, un accenno vanigliato.
Al sorso caldo e morbido, giustamente tannico, decisamente equilibrato. Si riscopre la speziatura anche in bocca con una lieve piccantezza da pepe nero.
Un bel finale pulito e piacevole, anche se non troppo lungo.