Masterclass A.I.S.: pinot neri sloveni

Secondo masterclass organizzato dall’A.I.S. sui pinot neri sloveni.
Relatore Valentin Bufolin, sommelier ed esperto (nonchè traduttore per i vari produttori)

Hiša Penin Frangež: sito
Spumantizzato con metodo classico. Brut nature. Niente, con gli spumantizzati ho un sacco di delusioni ultimamente…

Joannes Protner: sito
2015, 12 giorni di macerazione, 10 mesi in botte e poi affinamento in bottiglia. 

Vina Šturm: sito
2012, 6 mesi in botti di legno e 2 mesi in bottiglia.
Morbido e strutturato, leggermente sapido, avvolgente e vellutato, secco. Un retrogusto con fiori scuri, tipici del pinot nero, e speziato con una notevole lunghezza.

Igor Sanabor: sito
2015, Macerazione di 18 giorni sulle bucce, seguita da fermentazione controllata a 18°C nelle classiche botti di legno di 1000 litri dove il vino matura per 18 mesi. Il vino fermo di Pinot noir si produce solo nelle migliori annate. Nelle altre  annate viene trasformato nello spumante Floridia. 
Il primo vino del Carso della serata con tutte le sue tipiche caratteristiche: una bella acidità, sapido e delicatamente tannico, persistente, lievemente morbido. Sentori di amarene, spezie come pepe nero e anche terziari come cuoio e lieve tabacco.

Joško Renčel: sito
2009, anche questo arriva dal Carso con tutta la sua tipica asprezza. 4 anni in botte e poi affinamento in bottiglia.
Complesso, un bellissimo color rubino intenso con lievi sfumature al porpora sull’unghia, intense note di amarene mature, cioccolato, caffè, tabacco ma anche eteree come lieve sentore di smalti sul finale le spezie con il pepe nero che danno una rotondità armoniosa, persistente e morbida. Tannico nel retrogusto come si confà a un pinot nero, dal mio punto di vista, eccellente.
Josko Rencel non si definisce un vignaiolo, ma un artista del vino, con le sue varie sperimentazioni in cantina giocando tra botti di cemento e legno e addirittura anfore di terracotta. 
Una cantina che spero di visitare al più presto
Vi lascio il bel articolo su Renčel di Vini di pietra

Burja Estate: sito
2016, non mi si giudichi male, forse son io capitata sempre su quelli sbagliati, però i vini biodinamici non hanno mai trovato miei grandi riscontri, ma cercherò di sperimentare e provare ancora…
Due anni in botte di cemento.
Colore limpido rosso rubino, profumi di sottobosco e erbe aromatiche, cioccolato, caffè e cacao. Avvolgente al naso. 
Al gusto arriva subito la freschezza seguito dopo da un delicato sentore tannico, leggermente sapido alla fine, abbastanza elegante e dinamico, morbido e caldo. Forse ancora giovane, probabilmente con un poco di affinamento in più in bottiglia risulterà più armonico e completo, meno slegato nelle varie sfumature.

Aljoša Jakončič: sito
2012, l’uva viene fatta macerare per più di un mese. Dopodiché il vino viene fatto macerare sulle fecce nelle botti di quercia da 225 litri per due anni. Circa il 70% delle botti è di quercia Allier, il 30% invece della quercia della Slavonia.
Colore rubino intenso. Al naso risulta intenso con  percezione floreale e speziata, tabacco, caffè e prugne mature. Al palato il vino si mostra secco con tannini maturi. Fresco e sapido, equilibrato e persistente, un’avvolgente e elegante morbidezza.

E poi alla fine arriva lui, lo spumantizzato di Sanabor che mi rimette un poco in armonia con le mie bestie nere.
Floridia:
Metodo classico, maturazione a foglia per almeno 36 mesi. Extra brut, fino a 5 g/l di zucchero residuo.
Colore rosa cerasuolo brillante, caratterizzato da perlage fine, numeroso e duraturo.
Al naso un bel sentore fresco e fruttato, con lampone e fragola, ma anche le caratteristiche note di brioches di un vino spumante ben curato, che per lungo tempo è stato adagiato su un lievito.
I sapori sono tipici del pinot nero, arricchito con contenuto minerale, bella persistenza nel gusto.

Per capire meglio le etichette slovene:

Namizno vino (vino da tavola) che comprende vini da tavola e vini da tavola con indicazione geografica – deželno vino PGO (simile a vin de pays, Landwein o IGT)   e

Kakovostno vino ZGP (Vini di qualità PSR) – prodotto in una regione specifica, che comprende anche vrhunsko vino ZGP (Premium Quality Wines) , che rappresentano il top della piramide della qualità.

Vini con denominazione tradizionale riconosciuta – il vino PTP appartiene anche al gruppo dei vini di qualità:

  • Cviček PTP , che è un nome per il vino rosso chiaro, prodotto da varietali bianchi e rossi (Žametovka, Kraljevina, Modra frankinja, Laški rizling). Questo vino si può trovare solo nel distretto di Dolenjska
  • Il terrestre PTP , prodotto dalla varietà rossa di Refošk del distretto di Kras , è fortemente influenzato dal suolo che cresce in – terra rossa.
  • Metliška črnina PTP è una miscela rossa composta da Modra frankinja, Šentlovrenka, Modra portugalka e Gamay. Questo vino è prodotto in Bela Krajina
  • Belokranjec PTP è una miscela bianca di Kraljevina e Laški rizling e in tempi di Sauvignon, Chardonnay, Zeleni silvanec, pinot Sivi e pinotone Beli. Viene prodotto anche in Bela Krajina .         

Vini dolci prodotti da uve eccessivamente mature – i cosiddetti vini “predicati”; Solo vini premium accompagnati da ulteriori espressioni tradizionali – pozna trgatev (annata tardiva), izbor (selezione), jagodni izbor (selezione di bacche, suhi jagodni izbor (selezione di bacche secche), ledeno vino (vino di ghiaccio), vino iz sušenega grozdja (vino fatto di uva secca) – qualificarsi per questa categoria.

Nell’etichettatura del vino, i vini sono anche classificati in quelli con e senza origine geografica protetta. Per meritare l’origine geografica protetta, un vino deve passare valutazioni organolettiche obbligatorie e analisi fisico-chimiche. Ad eccezione del deželno vino PGO – (vino regionale) – i vini da tavola senza origine geografica non sono prodotti in Slovenia.

In Slovenia, la varietà di vite è il fattore decisivo per l’acquisto del vino. Varietà e annate viticole vanno dichiarate sulle etichette deželno, kakovostno e vrhunsko.

Mlado o novo vino – è una designazione speciale per i vini della vendemmia attuale e possono essere commercializzati fino al 31 gennaio successivo all’anno successivo alla vendemmia.

Arhivsko vino – (vino d’archivio) è una denominazione riservata ai vini che hanno solitamente più di tre anni, anche se legalmente l’età non è determinata.

Fonte