Valdisole

Cornegliano d’Alba, Roero, una giovane coppia e il recupero di una vecchia vigna abbandonata di mezzo ettaro. Tanta sperimentazione, coraggio, amore, dedizione e anche molta fantasia. Nel tempo l’aggiunta di altre vigne vecchie, altre nuove e qualcuna verrà ancora piantata nel prossimo futuro.
Valdisole segue in vigna pratiche totalmente naturali senza utilizzo di prodotti chimici di sintesi e in cantina non utilizza nessun tipo di forzatura enologica aggiungendo solo quantità minime di solforosa all’imbottigliamento.
Avevo già avuto modo di conoscere all’Organge Wine Festival del 2018, son stata davvero contenta di ritrovare Giuseppe Amato (il visionario vignaiolo di Valdisole) e la sua compagna Kyriaki (da qui anche il nome greco dei vini: lei originaria di Sparta, come la Malvasia che cura personalmente per Elektra). Lei mi ha piacevolmente spiazzato riconoscendomi subito nonostante ci sia stato solo uno scambio di mail più di un anno fa. Anche da queste piccole cose si riconosce la passione e la cura dei dettagli, l’importanza del prodotto e del suo consumatore finale.

Armonia (Αρμονία ) 80% Arneis, 20 % Moscato bianco.
Per entrambe le uve fermentazione spontanea in botti di acacia nuove da 500 litri con macerazione per 30 giorni sulle bucce. Dopo la macerazione i vini vengono assemblati in inox dove rimangono un mese prima dell’imbottigliamento.
Complesso ed elegante. Una sontuosità di profumi che si sprigionano in successione: classica albicocca disidratata, la dolcezza della frutta tropicale e del miele, ma anche erbe aromatiche, lieve balsamicità, la freschezza dell’agrume, una sottile mineralità, fiori di camomilla.
Un sorso altrettanto complesso e stratificato, pieno, un giusto equilibrio tra il fresco e il sapido, lungo e con una chiusura che vira all’amarognolo, da non considerarsi assolutamente un difetto, ma un valore aggiunto.
Aura (Αύρα) 100% Moscato bianco
4 giorni di macerazione in acciaio inox. Fermentazione e affinamento per 9 mesi in vecchie barriques di rovere.
Anche qui la complessità dell’orange di un aromatico si sente nella sua speziatura, nella complessità e particolarità dei profumi. Grande prodotto, ma la mia preferenza va al brend di prima, dovendo scegliere comunque tra due bellissimi vini.
Pnoi (Πνοή) 100% Nebbiolo in declinazione rosato (credo fosse 2017)
Delicato al naso nella sua profusione di piccoli frutti rossi, delicati fiori appena percepibili, una speziatura calda e morbida da dolce.
Tannino delicato che si abbina perfettamente alla freschezza del vino, sapidità che va in armonia con la speziatura che ritorna anche sul palato lasciando una persistenza elegante e ben definita.
Amos (Aμμος ) 100% Nebbiolo
Macerazione per 20 giorni in inox e affinamento in tonneau vecchio di rovere per 18 mesi. Almeno 6 mesi in bottiglia.
Tre espressioni di Nebbiolo su tre terreni diversi, questo è il frutto del vigneto più giovane, caratterizzato da una media esposizione al sole e terreni sabbiosi calcarei. La sabbia, Άμμος in greco, conferisce a questo Nebbiolo una finezza e un’eleganza non comuni ai vini prodotti da vitigni relativamente giovani. Viene vinificato insieme ad una piccola parte di Arneis, presente nelle file inferiori come tradizione dettata dai vecchi vitigni del Roero. 
Elegante nel colore, nei profumi e nel sorso. Bella espressione di Nebbiolo, appagante, richiama un secondo sorso per l’eleganza e armonia che lascia sul palato. Un tannino presente, ma non invadente.
Chaos (Χάος) 100% Freisa
Le uve da vino sono naturalmente appassite fino al 3 dicembre all’aria aperta sotto l’ombra. Fermentazione e affinamento in barriques di rovere per 30 mesi e per un minimo di 6 mesi in bottiglia. Residuo zuccherino 17 g/l.
Perché questo nome? Il caos come è comunemente usato significa confusione, disordine, nella sua origine in greco antico la parola Χάος aveva un significato completamente diverso; si riferiva a uno spazio immensamente aperto. Cosa c’è esattamente nell’idea di Valdisole? Tutti e due. Il caos mira ad esprimere il disordine moderno e l’apertura dello spazio antico. Il caos è più che un nome per il nostro vino da dessert; è un intero progetto intitolato  “La vigna del caos”. Intenzionalmente, è una delle prime viti piantate in cui file di uve bianche e rosse sono mescolate in modo disordinato. Varietà comunemente utilizzate per vini da dessert tipici ma anche per altri. Nessuno conoscerà mai la vera composizione del Caos anche perché nel corso degli anni le percentuali cambieranno, spontaneamente, poiché altre varietà producono più e altre meno.
Io che non amo particolarmente in vini dolci, son rimasta conquistata da questo fatto inoltre con un vitigno che non avevo ancora mai provato.
Note fruttate di fragoline e lampone, invitanti e affascinanti, lievemente tannico al sorso, carezzevole, fresco e con una bella chiusura dolce, ma mai stucchevole.